comunicato stampa 30 marzo

Comunicato Stampa 30 Marzo

OMC 2017: Ravenna guarda all’industria del futuro all’insegna della cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo


 


Ravenna 30 marzo 2017 - Si chiude oggi a Ravenna OMC  2017, la XIII edizione dell’Offshore Mediterranean Conference & Exhibition, la principale vetrina dell’Oil & Gas nel bacino del Mediterraneo. Tra innovazione e transizione verso un mix energetico sostenibile, sono stati due giorni intensi di confronto sulle politiche energetiche e climatiche del futuro tra i rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo e alcuni tra i massimi vertici dell’industria dell’oil & gas internazionale.


In un contesto di forte e rapido cambiamento, l’industria dell’O&G con le sue peculiari capacità tecnologiche, la sua passione per l’innovazione, unite a nuova visione delle proprie attività, è chiamata ad aumentare la propria resilienza, intesa come capacità di rispondere alla volatilità del mercato in un periodo di prezzi depressi, puntando ad un deciso contenimento dei costi e a una massimizzazione dell’efficacia operativa. È questa la strada della transizione, che è ormai avviata a livello mondiale e che deve tendere a sviluppare soluzioni tecnologiche che assicurino un utilizzo più verde dell’energia.


“È un’industria – ha detto Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia - che ha sempre più bisogno di gas e petrolio. Tutti i giacimenti attualmente in produzione stanno calando e ci sarà bisogno di un’addizionale produzione su cui non si sta investendo. Negli ultimi due anni c’è stato un crollo degli investimenti di dimensioni storiche pari al 37%, siamo scesi di circa 300 miliardi di dollari in tutta l’industria. Mai in passato c’era stato un taglio così  forte”.


Da OMC 2017 è emerso, quindi, che il primo tema chiave è sicuramente quello dell’ampliamento dell’utilizzo del gas naturale, la fonte fossile che può assicurare un mix energetico più sostenibile. L’insieme dei ritrovamenti in Egitto, Cipro, Israele e i potenziali di Libano e Grecia, possono favorire la creazione di un hub del gas  del Mediterraneo che può diventare il principale fornitore per l’Europa. Di qui l’impegno forte di cooperazione tra i rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo fortemente auspicato a OMC dal Ministro del Petrolio dell’Egitto, Tarek El Molla.


Ma l’industria del futuro deve prima di tutto ispirarsi a principi etici ambientali. “Ogni popolo -  ha ribadito Ezio Mesini, Presidente della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna, designato Presidente del Comitato per la sicurezza delle operazioni in mare – è chiamato a sviluppare al massimo le risorse energetiche domestiche. È un grande vantaggio, infatti, avere risorse a km zero. Si consuma meno energia (- 15-20%) e si riducono le emissioni. Ma è corretto anche dal punto di vista etico”. 


L’Offshore Mediterranean Conference and Exhibition vede la partecipazione di oltre 1.300 delegati e dieci delegazioni di Paesi produttori. L’evento che si sviluppa su un’area espositiva di 30 mila metri quadrati, ospita 650 espositori provenienti da oltre 30 Paesi.


 


È possibile seguire l’evento OMC 2017 anche su:


 


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